Zona Gialla e apertura Oratori

Norme e indicazioni

L’apertura degli spazi oratoriani nella zona gialla è regolata da specifiche indicazioni che, a livello diocesano, sono illustrate nell’apposita sezione del sito della Diocesi di Crema, in modo particolare a questa pagina: https://www.diocesidicrema.it/dr-coronavirus-gialla/

E’ opportuno prenderne visione e organizzare l’attività coinvolgendo i volontari. Il Servizio per la Pastorale Giovanile e degli Oratori è a disposizione per ulteriori chiarimenti e approfondimenti.

 

Quali attività possono essere promosse in Oratorio?

È possibile riaprire gli oratori per la libera frequentazione solo in zona gialla e rispettando le seguenti condizioni:

  • Dovrà essere calcolata la capienza massima degli spazi all’aperto e al chiuso tenendo conto della necessità di rispettare sempre la distanza interpersonale di un metro. Suggeriamo di chiedere la consulenza di un professionista (contattare il Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile e degli Oratori per essere messi in contatto con il professionista convenzionato). La capienza massima così calcolata sarà indicata su apposita segnaletica all’ingresso di ogni ambiente.
  • Idonea segnaletica ricorderà le principali misure di sicurezza (divieto di ingresso per chi ha sintomi influenzali, è in isolamento, ha avuto contatti con COVID-19 positivi; obbligo di mantenere la distanza interpersonale di 1m; invito a lavarsi spesso le mani…).
  • I genitori dei minorenni che frequentano l’oratorio dovranno aver consegnato il patto di responsabilità reciproca (allegato ORA1 nel box documentazione sul sito della diocesi). I catechisti, gli educatori, i volontari dovranno aver consegnato apposita autodichiarazione (allegato ORA2 nel box documentazione sul sito della diocesi). Tali documenti devono essere presentati una volta sola e impegnano i sottoscrittori a non entrare in oratorio nei casi indicati dalle normative (sintomi influenzali, isolamento; contatti con COVID-19 positivi).
  • Sarà tenuto un registro delle entrate e delle uscite con data e orario. Esso può essere tenuto anche solo in formato digitale purché sia stampabile in caso di richiesta da parte delle Autorità.
  • Si prevedranno percorsi diversi per l’entrata o per l’uscita oppure si prevedranno flussi alternati agli accessi.
  • All’ingresso si faranno igienizzare le mani con apposito gel che sarà presente in ogni ambiente.
  • Sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto e al chiuso.
  • Si dovrà rispettare il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone.
  • Gli ambienti saranno igienizzati almeno una volta al giorno e gli oggetti di uso comune dopo ogni uso.
  • L’accesso agli spazi comuni sarà contingentato, con la previsione dell’areazione continua degli ambienti chiusi, e comunque evitando assembramenti.
  • Sarà garantita una approfondita pulizia delle aree esterne e delle eventuali attrezzature per i bambini (altalene, scivoli…), preferibilmente giornaliera o con una frequenza adeguata rispetto all’intensità di utilizzo; qualora non sia possibile una adeguata pulizia delle attrezzature, non ne potrà essere consentito l’utilizzo.
  • Sarà garantita una approfondita pulizia giornaliera degli ambienti con detergente neutro e disinfettante, con particolare attenzione alle superfici toccate più frequentemente (sedie, banchi…).
  • I servizi igienici saranno oggetto di disinfezione almeno giornaliera con soluzioni a base di ipoclorito di sodio allo 0,1% di cloro attivo o altri prodotti virucidi autorizzati. Si consiglia di eseguire la disinfezione dei servizi igienici il più spesso possibile, specie nei momenti di maggior affluenza.
  • Sarà assicurata particolare attenzione alla disinfezione di tutti gli oggetti che vengono a contatto con i bambini/ragazzi (come i banchi). Palloni, penne, matite, pennarelli e giocattoli dovranno essere oggetto di idonea detersione e disinfezione dopo ogni uso. È anche possibile che ciascuno utilizzi la propria cancelleria (penne, matite, pennarelli…) riponendo tutto in un astuccio o in un contenitore personale e identificabile, da portare a casa o lasciare in oratorio. In questo caso non è necessaria l’igienizzazione dopo ogni utilizzo.
  • Nel caso in cui una persona presente in oratorio sviluppi febbre e/o sintoni di infezione respiratoria quali tosse si dovrà procedere al suo isolamento secondo le disposizioni dell’autorità sanitaria “la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio”.
  • Non si concederanno spazi per feste private.

 

È possibile riaprire i bar interni agli oratori alle seguenti condizioni:

  • Dovrà essere calcolata la capienza massima degli spazi all’aperto e al chiuso tenendo conto della necessità di rispettare sempre la distanza interpersonale di un metro. Suggeriamo di chiedere la consulenza di un professionista (contattare il Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile e degli Oratori per essere messi in contatto con il professionista convenzionato).
  • Idonea segnaletica ricorderà le principali misure di sicurezza (divieto di ingresso per chi ha sintomi influenzali, è in isolamento; ha avuto contatti con COVID-19 positivi; obbligo di mantenere la distanza interpersonale di 1m; invito a lavarsi spesso le mani…).
  • I bar possono rimanere aperti sino alle 22.
  • Solo dal 1 giugno e solo in zona gialla l’attività di ristorazione sarà possibile anche al chiuso con consumo al tavolo.
  • Si garantirà la distanza di almeno 2 metri tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e almeno 1 metro all’aperto.
  • Con l’accesso al bar solo tramite l’oratorio, tutti gli avventori dovranno adempiere alle procedure sopra descritte: registrazione e sottoscrizione di patto di responsabilità reciproca/autodichiarazione.
  • Ai soli operatori – dipendenti o volontari – sarà misurata la temperatura corporea all’arrivo, non consentendo di prendere servizio in caso sia superiore ai 37,5°C. Solo per gli operatori sarà tenuto un registro delle entrate e delle uscite con data e orario.
  • Si prevedranno percorsi diversi per l’entrata o per l’uscita oppure si prevedranno flussi alternati agli accessi.
  • All’ingresso si faranno igienizzare le mani con apposito gel che sarà presente in ogni ambiente.
  • Sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto e al chiuso.
  • Si dovrà rispettare il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone.
  • Per l’igienizzazione si rimanda a quanto detto per gli ambienti dell’oratorio.
  • Si dovranno seguire scrupolosamente le normative in materia emanate dall’autorità statale e regionale per la somministrazione di cibo e bevande nei bar. Suggeriamo di chiedere la consulenza di un professionista (contattare il Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile e degli Oratori per essere messi in contatto con il professionista convenzionato).
  • Non si concederanno spazi per feste private.

 

Come è possibile realizzare un’attività in presenza?

La circolare del Ministero dell’Interno del 20 ottobre 2020 ha precisato che “la distinzione fra riunioni private ed attività convegnistiche e congressuali, il cui svolgimento in presenza è sospeso, è da ascrivere ad alcuni elementi estrinseci, quali il possibile carattere ufficiale dei congressi e dei convegni, l’eventuale loro apertura alla stampa e al pubblico, il fatto stesso che possano tenersi in locali pubblici o aperti al pubblico. Elementi questi assenti, in tutto o in parte, nelle riunioni private, come, ad esempio, nelle assemblee societarie, nelle assemblee di condominio, ecc.”.

Si deve ovviamente precisare che un incontro in una chiesa non può essere qualificato, per il solo fatto che si svolge in un luogo sacro, come “riunione privata”.

È pertanto possibile organizzare in presenza, pur essendo comunque raccomandata la modalità a distanza, catechesi o incontri per un gruppo preciso di fedeli (ad esempio, gruppo famiglie, percorso fidanzati, gruppo missionario…). Non è possibile organizzare in presenza conferenze o convegni o comunque eventi che per il loro essere aperti al pubblico e pubblicizzati sono ad essi assimilabili (ad esempio, incontro aperto a tutti con un esperto o per una particolare testimonianza). Incontri e celebrazioni dovranno sempre finire ad un orario tale da consentire ai partecipanti di rientrare presso la propria abitazione entro le ore 22.

Si osserveranno le indicazioni che seguono.

  • Dovrà essere calcolata la capienza massima degli spazi all’aperto e al chiuso tenendo conto della necessità di rispettare sempre la distanza interpersonale di un metro. Suggeriamo di chiedere la consulenza di un professionista. La capienza massima così calcolata sarà indicata su apposita segnaletica all’ingresso di ogni ambiente.
  • Idonea segnaletica ricorderà le principali misure di sicurezza (divieto di ingresso per chi ha sintomi influenzali, è in isolamento, ha avuto contatti con COVID-19 positivi; obbligo di mantenere la distanza interpersonale di 1m; invito a lavarsi spesso le mani…).
  • Le riunioni e gli incontri nei locali parrocchiali e negli oratori seguiranno le seguenti condizioni:
    • nella convocazione o nell’invito il Parroco o un suo delegato chiederà di non prendervi parte a chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali, a chi è in quarantena o in isolamento domiciliare, a chi è entrato in contatto stretto con una persona affetta da COVID-19 nei 14 giorni precedenti;
    • sarà possibile misurare la temperatura all’ingresso;
    • sia tenuto un registro dei presenti, si tengano in luoghi chiusi adeguatamente ampi o in luoghi aperti, gli ambienti chiusi siano ben arieggiati almeno prima e dopo l’incontro, si effettui la corretta igienizzazione degli ambienti e degli arredi prima e dopo l’evento, specie delle superfici toccate dai partecipanti (sedie, tavoli, microfoni);
    • l’ingresso e l’uscita siano scaglionati e garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri e si usino porte diverse per entrare e per uscire (se ciò non fosse possibile i flussi di entrata e uscita siano rigidamente alternati);
    • ci si igienizzi le mani all’ingresso, sia sempre mantenuta la distanza di sicurezza di almeno un metro, i partecipanti abbiano tutti sempre la mascherina;
    • non vi siano buffet, merende, pranzi o cene.

La norma raccomanda fortemente che le riunioni di associazioni o condomini si tengano in modalità a distanza. Esse comunque non sono vietate e non è vietato quindi concedere loro spazi a questo fine. Si facciano osservare le medesime regole sopra riportate. Non si concedano spazi per le feste private.

 

Quali sport è possibile fare in Oratorio?

Le linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento per lo sport NON sono ancora state pubblicate. Potranno allenarsi solamente all’aperto e senza utilizzare gli spogliatoi.

Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, partecipanti alle competizioni consentite dal decreto e muniti di tessera agonistica, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e Enti di promozione sportiva.

È responsabilità esclusivamente dell’associazione o società sportiva, e non del proprietario della struttura, sia accertare se e quali atleti possono allenarsi sia adottare gli specifici protocolli durante gli allenamenti.

È consigliabile che il Parroco ricordi in forma scritta, con una lettera oppure una email indirizzata al presidente dell’associazione sportiva, che quest’ultima si assume ogni responsabilità civile, penale e fiscale per quanto concerne le proprie attività svolte nella struttura, inclusa l’adozione di uno specifico Protocollo anti COVID-19.