Al lavoro con fiducia

La ripartenza dei percorsi PGO

 Scarica lo Zoom pubblicato sul settimana diocesano “Il Nuovo Torrazzo”

 

In questo tempo giunge forte la domanda di senso su ciò che stiamo vivendo, su tutto ciò che avevamo ripreso a fare con speranza, passione e fatica, e su quanto potremo vivere domani. Un tempo di grandi domande, ma anche di infinita speranza ricolma di un desiderio sincero di riprendere tra le mani la nostra vita. In tutto ciò potremmo ritenere, tra le mille urgenze, abbastanza indifferente avere come priorità il ripensare il nostro personale e comunitario cammino di fede. La domanda che ritroviamo nel libro del profeta Isaia (21,11) «Sentinella, quanto resta della notte?», ci aiuta a desiderare il “giorno” e individuare le possibilità concrete per vivere come figli della luce e camminare speditamente verso la santità. Non sappiamo “quanto resta della notte”, ma non possiamo farci trovare impreparati o con le stesse cose all’arrivo del giorno. 
In questo tempo, non di certo sterile, come Pastorale Giovanile Diocesana abbiamo ritenuto necessario rivedere gli Orientamenti Diocesani per non ricadere nel “si è sempre fatto così”; soprattutto per interrogarci su come condividere, proporre e accompagnare cammini di fede e di umanità che sempre più corrispondano al tempo attuale. Partire dalle domande della vita e da ciò che la vita stessa suscita, diventa un accompagnamento profetico ed essenziale. Ripensare non significa primariamente trovare nuove attività, ma permettere quel dialogo tra vita e fede, dedicare tempo all’ascolto
di tutto quell’intreccio tra sogni e preoccupazioni che ogni giorno ritroviamo appena svegli giù dal letto, insieme alla Grazia che benedice la nostra personale storia e la storia dell’intera umanità. Le urgenze non devono spingerci soltanto a fare, ma primariamente a essere più vicini a tutti e a tutto ciò che incontriamo e che siamo chiamati, per vocazione, ad accompagnare.
Ripensare, oggi, alla proposta giovanile significa rileggere e riflettere su relazioni e innesti fondamentali: la scuola e il lavoro, il contesto familiare e il tempo libero, l’impegno sociale e comunitario, il tema dell’accoglienza e del dialogo con l’altro, qualunque esso sia. Non solo! Tutta l’azione con e per
le giovani generazioni chiede di essere ripensata e rimessa al centro delle nostre Comunità e Unità pastorali. L’attenzione ai ragazzi e ai giovani non può altalenare tra l’essere fanalino di coda e trampolino di lancio, a differenza del tempo che stiamo vivendo o delle cose che dobbiamo fare. Spesso usiamo il tema dei giovani per “farci belli” o come unico riscontro di una cartina tornasole che utilizziamo a nostro piacimento. Riteniamo necessario, urgente e vitale che ci si unisca e si lavori perché, nella collaborazione tra le Comunità o di più Unità pastorali, si ripensi un cammino oratoriano e giovanile, cammino che deve essere offerto e sostenuto da un’azione comune di tutte le realtà presenti in un territorio.
La Pastorale Giovanile non può essere affidata solo a qualcuno all’interno della comunità, non può prescindere da una condivisione e coinvolgimento delle famiglie stesse. Queste cose le sappiamo già e anche bene, ora dobbiamo “solo” metterle in pratica, senza la pretesa che tutto parta perfetto o come abbiamo in testa noi.
Ruolo fondamentale, lo hanno avuto e lo possono ancora avere, gli Oratori nella nostra Chiesa Diocesana. Parlare di fraternità sembra quasi un’utopia
in questo tempo, visto che il Covid ha proprio intaccato questo aspetto, ma non possiamo dimenticare l’importanza di fare insieme esperienza di comunione. Immersi in un mondo che continua a correre, anche quando è obbligato a fermarsi, è necessario offrire luoghi e contesti per comprendere che nella vita, come in una macchina, ci sono pedali e marcie da utilizzare, e tutto serve, nulla è inutile.
Riprendendo le sette parole consegnate dal vescovo Daniele nella lettera alla Diocesi Testimoni di speranza in un tempo di crisi, abbiamo pensato di approfondirle e concretizzarle per rivedere tutto il cammino della PGO. Questo lavoro desideriamo possa essere il più condiviso possibile, proprio perché sia una scelta di un popolo in cammino.

Dio benedica tutti coloro che in questi mesi si sono messi in gioco nella proposta SummerLife e in tutte quelle iniziative che negli Oratori sono state
realizzate; Dio benedica i costruttori di pace e di fraternità e ci doni il suo Spirito per percorrere strade e cammini nuovi.

don Stefano